Descrizione
CERIANA IM
IL CASTAGNO MILLENARIO DEL TUMAIJN
Sulla strada Provinciale Bajardo Monte Ceppo, appena prima della deviazione per Badalucco, una strada sterrata porta a Monte Merlo e alla Maddalena di Taggia. A metà strada, proprio al bivio per monte Merlo, c’è uno slargo: siamo a passo Furché. Sulla sinistra c’è un albero monumentale: il castagno millenario di Tumaijin, che fu così caro al Prof. Giulio Natta. Una targa collocata il 23 Ottobre 2003 in un masso vicino al castagno, ricorda, nell'occasione dei cento anni dalla nascita e dei quarant'anni dall'assegnazione del Nobel il Prof. Giulio Natta che, giovanetto, quand'era in vacanza dai nonni, amava salire fino al bosco del Tumaijn, con una pagnotta di pane ligure nello zaino e i libri in mano e rimanere nella quiete del bosco a studiare. All'ombra di una storia lunga più di mille anni.
Ѐ per Ceriana e per i Cerianaschi, più che un simbolo: è il testimone silenzioso di molte vicende storiche e di vita contadina. All'interno del suo tronco, rimasto cavo in seguito a un grande incendio che distrusse i boschi di Ceriana, trovavano rifugio mulattieri con i loro muli, i pastori con le loro pecore.
Durante l'ultima guerra, l'antico castagno fu il punto d'incontro dei partigiani della zona, che passavano nel bosco per recarsi al Comando Centrale di Carmo Langan, attraversando le intricate mulattiere dei boschi. E, come sempre accade, accanto alla storia, scorrono fantasiose le leggende. Ecco dunque i sabba delle Bazure (Le Bazure sono le streghe) e le danze degli elfi.
Infine, fatto più vicino nel tempo e per nulla leggendario, le diatribe paesane degli anni novanta, quando un pollone crebbe alla base del castagno.
Due i gruppi di esperti che si formarono allora, uno favorevole al taglio del pollone, l'altro assolutamente contrario. Risolutivo allora l'interesse del Corpo Forestale dello Stato, dell'Istituto Professionale per l'Agricoltura Aicardi di Sanremo e della Scuola Olandese di Dendrochirurgia di Hoorn: si pulì il castagno , si restaurò il bosco ceduo nell'intorno, si creò un area verde, oggi meta di escursioni e passeggiate.
Grazie al Corpo Forestale dello Stato, alla Regione Liguria, alla Provincia di Imperia, all'Associazione Rotary per l'Ambiente e al Comune di Ceriana, il castagno del Tumaijn è diventato un'opera d'arte naturale che valorizza l'intero paese di Ceriana e la Valle Armea.
Il 26 Febbraio 2002, in seguito a decreto della Regione Liguria il Castagno del Tumaijn è stato riconosciuto quale albero monumentale. Criteri di monumentalità: età e dimensioni; valore storico, culturale e religioso.
IL CASTAGNO MILLENARIO DEL TUMAIJN
Sulla strada Provinciale Bajardo Monte Ceppo, appena prima della deviazione per Badalucco, una strada sterrata porta a Monte Merlo e alla Maddalena di Taggia. A metà strada, proprio al bivio per monte Merlo, c’è uno slargo: siamo a passo Furché. Sulla sinistra c’è un albero monumentale: il castagno millenario di Tumaijin, che fu così caro al Prof. Giulio Natta. Una targa collocata il 23 Ottobre 2003 in un masso vicino al castagno, ricorda, nell'occasione dei cento anni dalla nascita e dei quarant'anni dall'assegnazione del Nobel il Prof. Giulio Natta che, giovanetto, quand'era in vacanza dai nonni, amava salire fino al bosco del Tumaijn, con una pagnotta di pane ligure nello zaino e i libri in mano e rimanere nella quiete del bosco a studiare. All'ombra di una storia lunga più di mille anni.
Ѐ per Ceriana e per i Cerianaschi, più che un simbolo: è il testimone silenzioso di molte vicende storiche e di vita contadina. All'interno del suo tronco, rimasto cavo in seguito a un grande incendio che distrusse i boschi di Ceriana, trovavano rifugio mulattieri con i loro muli, i pastori con le loro pecore.
Durante l'ultima guerra, l'antico castagno fu il punto d'incontro dei partigiani della zona, che passavano nel bosco per recarsi al Comando Centrale di Carmo Langan, attraversando le intricate mulattiere dei boschi. E, come sempre accade, accanto alla storia, scorrono fantasiose le leggende. Ecco dunque i sabba delle Bazure (Le Bazure sono le streghe) e le danze degli elfi.
Infine, fatto più vicino nel tempo e per nulla leggendario, le diatribe paesane degli anni novanta, quando un pollone crebbe alla base del castagno.
Due i gruppi di esperti che si formarono allora, uno favorevole al taglio del pollone, l'altro assolutamente contrario. Risolutivo allora l'interesse del Corpo Forestale dello Stato, dell'Istituto Professionale per l'Agricoltura Aicardi di Sanremo e della Scuola Olandese di Dendrochirurgia di Hoorn: si pulì il castagno , si restaurò il bosco ceduo nell'intorno, si creò un area verde, oggi meta di escursioni e passeggiate.
Grazie al Corpo Forestale dello Stato, alla Regione Liguria, alla Provincia di Imperia, all'Associazione Rotary per l'Ambiente e al Comune di Ceriana, il castagno del Tumaijn è diventato un'opera d'arte naturale che valorizza l'intero paese di Ceriana e la Valle Armea.
Il 26 Febbraio 2002, in seguito a decreto della Regione Liguria il Castagno del Tumaijn è stato riconosciuto quale albero monumentale. Criteri di monumentalità: età e dimensioni; valore storico, culturale e religioso.
Modalità di accesso
A piedi da Ceriana località lago da Ciusa, oppure tramite strada sterrata che ha inizio dopo circa 4 km di strada provinciale che dal passo Ghimbegna (vicino Bajardo) porta verso il M.Ceppo nonché Vignai-Badalucco.